PMA: Aspetti psicologici dell'infertilità
Destinatari
Obiettivi
Razionale
Da un’indagine condotta dal Registro Nazionale di PMA è emerso che i vari studi di popolazione danno un indice di fecondità (possibilità di concepire per ciclo) intorno al 25% in coppie giovani, i calcoli prevedono che nelle nuove coppie il 19% avrà problemi riproduttivi dopo 2 anni e che di queste il 4% sarà sterile e le altre coppie saranno subfeconde. Subfecondità sta ad indicare un indice di fecondità 3 o 4 volte più basso della norma: questo significa che alcune coppie dovranno attendere un tempo maggiore per concepire.
Un fattore incisivo di subfecondità è l’età della donna. Sia studi demografici sulla percentuale di nuove coppie sterili che segnalano un aumento progressivo della sterilità con l’età, sia i risultati delle tecniche di Procreazione medicalmente assistita (PMA) dimostrano che esiste una riduzione della capacità di concepire.Ogni anno, quindi, sono sempre di più le coppie che si rivolgono ai centri di PMA per raggiungere il sogno di un figlio. A nostro parere un aiuto può arrivare dalla psicoterapia; quella comunicazionale e quindi rivolta gli operatori che vivono quotidianamente questa realtà ed hanno da gestire i loro pazienti, più terapeutica invece per i futuri genitori che si prestano ad affrontare un percorso di procreazione medicalmente assistita.
Programma
Metodologia
Il corso si articola su delle lezioni frontali e un’attività di role playing.
Il role-play mira a rendere i partecipanti consapevoli dei propri atteggiamenti, evidenzia i sentimenti e i vissuti sottesi alla situazione creata e rinvia alla dimensione soggettiva, alle modalità di proporsi nella relazione e nella comunicazione.
Le caratteristiche di questo metodo forniscono molteplici stimoli all’apprendimento attraverso l’imitazione e l’azione, attraverso l’osservazione del comportamento degli altri e i commenti ricevuti sul proprio, attraverso l’analisi dell’intero processo.
Materiale didattico
Certificazione
Crediti formativi